2005 - Cronistoria del nuovo viaggio in Svezia
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È sabato, l'ultima giornata a Stoccolma...ma anche la più impegnativa: alle 10 ci aspetta già il primo concerto insieme alla banda Täby Blås, all'aperto, in piedi, in una delle piazze più importanti ...o almeno così ci avevano detto... dove suoniamo interrotti solo dal passaggio della Banda Militare della Guardia Reale, allietiando il "folto" pubblico anche grazie ad un improvvisato trenino sulle note di un latino-americano eseguito dalla banda svedese.
Purtroppo i tempi sono stretti, alle 14 una decina di bande svedesi ci aspettano in città vecchia per il concertone, e terminata la nostra esibizione abbiamo solo mezz'ora di tempo per trovare un qualsiasi locale non troppo affollato dove poter mangiare, cosa impervia vista l'ora di punta... ma fra McDonalds' e improbabili baracchini ci arrangiamo alla grande!
Comunque, pur conoscendo la rigorosità nordica e nonostante tutto l'impegno per arrivare puntuali e ordinati, riusciamo ad essere gli ultimi all'appuntamento, con tutte le bande già schierate, e a montare gli strumenti davanti ad un pubblico incuriosito ed un maestro un po' scocciato... che infatti ce la fa pagare: nonostante sappia che siamo italiani e pure conosca la nostra lingua (come abbiamo saputo in seguito!), non si degna di dire una parola diversa dallo svedese... neanche in inglese!!! Le nostre difficoltà sono evidenti finchè, dopo i primi errori, dal pubblico la grande Flavia e un ragazzo (buonanima), che parla addirittura l'italiano, iniziano a tradurci le indicazioni del maestro a suon di gesti e labiali... che figure!!! Ma il meglio lo diamo alla fine, scaldando gli animi di questi rigidi svedesi con le nostre staiares, apprezzate dai presenti probabilmente più di tutto il concerto!
Portandoci dietro il dubbio se quello cui avevamo appena preso parte non fosse stato veramente un concerto ma delle semplici prove (questi svedesi hanno una strana concezione dei raduni bandistici, o almeno decisamente diversi dai nostri megaconcertoni Anbima!!!), trascorriamo il resto del pomeriggio trascinandoci infreddoliti tra le vie storiche di Stoccolma comprando ogni sorta di souvenir e cercando qualcosa di caldo con cui ristorarci!
Ma la giornata non è ancora finita, anzi: ora ci aspetta la parte più importante! Infatti, dopo la cena in mensa alle sei del pomeriggio, offertaci dalla Banda di Täby per ricambiare la nostra ospitalità, ci prepariamo per il concerto al Campus dell'Università Tecnica, la più antica e rinomata della Svezia. Ed essendo noi gli ospiti di riguardo del festival ci viene riservato l'onore di concludere le esibizioni singole dei gruppi bandistici: nonostante il freddo e la stanchezza di quattro intensi giorni alle spalle, riusciamo a mantenere alta la concentrazione e la nostra esibizione provoca l'ovazione del pubblico e anche degli studenti che vediamo affacciarsi dalle finestre del campus sulle note dell'Aida.
Subito dopo arriva il gran finale con fuochi d'artificio (...un po' fiappetti però!!) accompagnati dal brano Fireworks di Händel, eseguito da circa 250 suonatori e diretto dallo stesso simpatico maestro che avevamo già incontrato nel pomeriggio.
Alla fine della serata, saliti in corriera, il Presidente di Täby viene a salutarci e a complimentarsi con noi, inoltre ci riferisce che il solito maestro... nostra vecchia conoscenza... è rimasto piacevolmente colpito nonostante i timori che gli aveva espresso sulla nostra preparazione... in poche parole aveva paura che non fossimo all'altezza delle loro capacità... no comment!!
Finalmente torniamo in ostello, dove prepariamo velocemente le valigie e, nonostante le fatiche della giornata, riusciamo a trovare la forza per organizzare l'ultima notte svedese: alcuni escono per cercare una discoteca, i minorenni rimangono in ostello per evitare problemi con le forze dell'ordine svedesi... mentre "la vecchia" festeggia alla friulana con vino, pane e salame!!